Patrizia Perticari nasce nel 1960 a Roma, dove vive tuttora (Rione Garbatella). Sebbene da sempre attratta dalla pittura e dal colore si trova a dover intraprende altre strade, ma in lei rimane viva la voglia di dipingere che la porta a sperimentare, da artista autodidatta, vari metodi di pittura.
Comincia la propria esperienza usando le tempere con metodi elementari e dedicandosi a soggetti quali fiori, paesaggi e ritratti finché, col progressivo miglioramento dei risultati, tenta nuove sperimentazioni su diversi materiali quali legno, iuta, intonaco e malte . Ama la brillantezza degli acrilici non tralasciando però la leggerezza e la fluidità degli acquerellabili, talvolta mescolando tali tecniche. Artista molto produttiva, espone per la prima volta nel 2007.
Mostre
2007 “Mostra/Evento “1000 Artisti per l’Unità” c/o Mitreo Arte Contemporanea Roma
2008 “Mostra “ Arvalia in Arte” – Itinerari di Arte Contemporanea – Biblioteca di Corviale Roma
2008 “Mostra/Evento “Dedicato alle Donne” Mitreo Arte Contemporanea Roma
2008 “Mostra Evento “ Per un sorriso in Più” XV Circ.ne Roma
2009 Kermesse Work in Progress “ La Città Culturale che vogliamo –
A Corviale l’Arte libera il Mercato” Roma
2009 Mostra /Evento “Venti di Libertà – ComunicAzione: tra confine e unità”
Mitreo Arte Contemporanea Roma
2010 Mostra Collettiva “Salvati dalle Acque” Mitreo Arte Contemporanea Roma
2011 Mostra Collettiva “Tradizione e Innovazione nell’Arte” Catacombe della Suburra Roma
2011 Manifestazione “Il sorriso di Roberta per l’UNICEF – UNICEFArte ©” – Milazzo ME
Concorsi
2008 “Premio Terna 01” – Cat. Megawatt – classificata con voto online al 393° posto
2009 Concorso “Colori in Emersione 2008/2009” (finalista)
2009 “Premio Terna02” – Cat. Megawatt
2010 Vincitrice sez. Pittura del II Concorso Artistico-Letterario . I.S.S.- C.N.M.R. “Il volo di Pegaso… Oltre l’ignoto” - Roma
2010 “Premio Terna03” – Cat. Megawatt
2011 III Concorso Artistico-Letterario . I.S.S.- C.N.M.R. “Il volo di Volo di Pegaso - Roma
Il quadro rappresenta una donna che dopo l'uscita da un tunnel buio e "spinoso" guada le acque trascinata da una barca di carta per mezzo di una catena d'oro.
Mano a mano che la donna guadagna l'approdo, ovvero la salvezza, il paesaggio cambia a partire dal cielo, dapprima plumbeo e minaccioso fino ad un azzurro vivo, dalle acque prima melmose e poi
limpide e dal terreno prima brullo e infine ricolmo di fiori.
L'opera vuole significare il concretizzarsi delle speranze che si vivono durante un lungo cammino buio e duro, i fiori dipinti in rilievo vogliono rappresentare gioiosamente la ri-nascita...
basta poco... magari una barca di carta...